L’agonia di A. Navalny

L’oppositore russo Aleksey Navalny ora in carcere per accuse frivole rischia altri anni di galera per appropriazione indebita. Un regime quello di Putin dove chiunque si oppone alle sue idee viene arrestato, mandato in colonie penali o addirittura in Siberia. Mosca non rispetta i diritti umani e il caso Navalny ne è una dimostrazione. Prima il tentativo di avvelenamento da parte di servizi di sicurezza russi (FSB), poi dopo le cure in Germania, Navalny tornò in Russia e venne arrestato dalla polizia. Navalny commise un grave errore a ritornare in Russia perché convinto di sfidare Putin, ma anche lo stesso Putin con questa mossa ha praticamente rivelato a tutti di essere un dittatore così come il presidente turco Erdogan. Già da tempo si sapeva che la Russia non rispettasse i diritti umani, ma il caso Navalny è lampante. Ora per l’oppositore russo vi è il rischio di un’agonia come successo a Patrick Zaki e dunque chiedo che le varie Organizzazioni internazionali come Amnesty International si mobilitino per la liberazione di Navalny affinché lui possa fare opposizione in esilio in paesi come la Germania, il Regno Unito o la Francia. Potrebbe venire anche in Italia, ma purtroppo da noi ci sono partiti politici come la Lega e Fratelli d’Italia che ricevono finanziamenti da fondi russi e perciò farebbe fatica Navalny a fare opposizione.

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