Rimini è decaduta. Difatti a parte il lungomare, il quartiere di Marina Centro il salotto buono della città è buio e troppo tranquillo, il centro storico pieno di palazzi fatiscenti, di magrebini e scarsamente illuminato. Ciò rende la città insicura e sopratutto fa capire come la Riviera romagnola sta morendo. Sebbene sia attiva in estate, Rimini non ritrova sè stessa e dopo il boom degli anni del dopoguerra con il divertimento di massa, ora cerca di ritagliarsi un’identità. Vuole essere capitale della cultura, ma non fa abbastanza, vuole essere centro di divertimento e sport ma non è all’altezza di Riccione. Ci sono ancora nel centro storico i danni della seconda guerra mondiale per cui ciò che è necessario anche se costoso ricostruire il centro storico dunque chiese e palazzi. Probabilmente Rimini avrebbe un aspetto simile a Fano, altra importante città Malatestiana, ma potrebbe risultare più maestosa. Anche il quartiere marina presenta danni bellici oltre che l’orribile grattacielo. Insomma Rimini va ricostruita per tornare ai fasti della Belle Epoque, una città che ha vissuto l’illusione di essere indispensabile per il turismo italiano quando ormai è scesa in basso con negozi di stranieri, scarsa illuminazione, palazzi fatiscenti.