RITORNO A PADOVA
Padova, guardo i tuoi portici
E le tue eleganti piazze
Origliare la mia voce
Nel vagare della sera,
Vedo la basilica del santo
Ove gente affranta prega il salvatore
Dei deboli così ricordo la madre
Dedicare il suo tempo ad egli
Per salvarmi, ora teneri caffè
Invitano alla contemplazione di Giotto
E Mantegna, illustri artisti fecero grande
Padova, mutilata ma risorta con l’arte
Ancora immersa nella bambagia della Mercanzia,
Scorgo le parole di Petrarca che ivi
si recò e piango per le mutilazioni inflitte
A una città che vuole rinascere,
Dotta e ricca d’arte onde il vento raggela
Le anime e conserva gli affreschi giotteschi
Disseminati per la città..
Padova ode la mia voce addensarsi al mattino ove la nebbia copre le cupole
Dalla venerata basilica così penso
Al dono del santo che fece la grazia per me