Poesia inedita – Tra Modena e Bologna

TRA MODENA E BOLOGNA

Guardo la sera,
Canti flebili come tormenti
Di anima mortale
Giacciono sulla cupa città,
Desolata mi guarda con
Un ghigno di ferita musa,
Ora sussurra la debole vita
Al suono del cosmo che s’ode
Lento lungo il sentiero del tempo,
Guarda al cuor mio empio
Di rassegnata realtà persa nel vago
Udire dei miei passi lenti
Come Modena procede nel suo cammino
Verso la rinascita ora persa nel limbo
Del dolore..

Modena mia!
Guarda al volto che osserva
Triste il ciel come sirene lontane
Deluse bisbigliano sussurri d’amore,
La Riviera mi canta con la sua fascinosa
Svagata eterea voce,
Ma la vivace Bologna maestosa e reale
Dona felici giornate sotto i suoi portici
Fieri della magnificenza che l’ha rapita
Tra colli e canali immersa
Nell’appennino tra corsi d’acqua
Che bisbigliano il loro ritorno
Nel paradiso della bellezza,
Ora tristi risvolti come una lagna
Guardano alla lasagna
Sul piatto in centro ove la musica risuona
E le bici ronzano come api affamate,
Bologna cancella i turbamenti
Nella Modena monotona che brilla a stento
Per poi perdersi in un grigio autunno
Addossato alle fievoli speranze

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