Senigallia nelle Marche è una città che si pensò nei secoli precedenti di espanderla oltre il fiume Misa oppure di allungarla verso Ancona, ma il progetto non venne mai concretizzato. L’ultimo piano urbanistico di Senigallia che intende recuperare i Beni culturali persi dopo il terremoto del 1930 è ammirevole e mi trova d’accordo, ma chiedo una volta recuperati essi e anche il teatro La Fenice nelle forme originali prima del 1930 se possano essere rivisti i piani urbanistici cinquecenteschi e settecenteschi che si proponevano di allargare il centro storico della città con costruzioni di pregio, istituire nuovi musei d’arte e far nascere dei caffè letterari in modo da far diventare Senigallia una città vivace culturalmente oltre che festaiola.