Ancona Repubblica

La città di Ancona diventò nel medioevo una florida Repubblica marinara, ma nel 1532 la Chiesa la sottomise incutendo falso timore nella città che temette l’ assedio dei turchi che non avvenne mai. Il dominio cruento e dispotico del papato coincise con la decadenza di Ancona e solo nel ‘700 quando il papa concesse il porto franco si ebbe una rinascita della città. Ma come sarebbe stata se non fosse stata assoggettata alla Chiesa e la Repubblica marinara fosse vissuta fino ai tempi di Napoleone Bonaparte come Genova e Venezia? L’ ho chiesto all’IA che ha immaginato una città stupefacente che può essere realizzata assieme alla ricostruzione filologica delle parti mancanti del centro storico quali il Rione porto e le altre parti del centro storico distrutte dalla guerra. Difatti se vuole diventare un grande capoluogo e città d’arte, Ancona deve recuperare la sua identità storica ricostruendo ciò che il terremoto del 1930 e la guerra hanno tolto adottando una variante al piano urbanistico come hanno fatto a Senigallia dove hanno adottato un piano che prevede la ricostruzione della città antecedente al terremoto del 1930. Inoltre potrebbero il borgo Rodi e altri quartieri limitrofi fuori dal centro storico medievale espandersi secondo i canoni ottonovecenteschi come la zona di Piazza Cavour. Ma tornando all’immaginazione dell’IA riporto immagini dei suoi progetti finiti elaborati integrando elementi genovesi e veneziani dove la città sarebbe divenuta ricca e potente.

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