Modena odo il rombo
Che risuona lungo la stagione
Immemore di delusi scritti,
Guardo il volto d’ella
Come canto ritmato dal suo ricordo,
Un vagheggiar d’allodola si posa
Sul seno dell’albero e ne canta la rigogliosa
Vita, germoglia il taciturno
Biancospino nella penombra della sera,
Leggero tintinnio di pioggia
Bazzica nel suon dell’eterno
Rimurgina l’attesa che langue
Lungo l’incrinato sospiro che attornia
La vita labile com’incanto di morte dimenticata nell’oblio