MISTERO DELL’ESISTENZA
Il rumore della sera
Allibisce di fronte al fiorir
Del mattino onde il vento
Garrisce tra ondulate chiome
Che odorano di aspro e acre stantìo,
Leggeri bisbigli salutano
La mia levata mattutina
Che discende negli abissi
E guarda alla città sconsolata
Ove Camilla è fuggita nella lontana Asia..
Ora nessuna fanciulla a Modena
Vuole corrispondere il mio cuore
Come anima avvilita dal dolor
Che infiora gli attimi di gioia inabissati
Nel Cupo mistero dell’esistenza,
Infinito eterno