Al seguente link è disponibile la videopoesia Cosa immagino, lirica tratta dal libro “Il tesoro che si cela “:
Analisi e figure retoriche di “Cosa Immagino”
Introduzione:
“Cosa Immagino” è una poesia ricca di immagini vivide e suggestive che descrivono la trasformazione di un paesaggio immaginario. L’autore utilizza diverse figure retoriche per creare un’atmosfera fantastica e ricca di pathos.
Analisi:
- Prima strofa:
- L’acqua trasparente che “luccicava al sole come un diamante” introduce un’immagine di bellezza e purezza.
- L’occhio “accecato dalla stella” suggerisce un senso di stupore e meraviglia di fronte alla luce abbagliante.
- L’utilizzo del verbo “immaginava” introduce l’elemento fantastico della poesia, in quanto il paesaggio descritto non è reale ma frutto dell’immaginazione del poeta.
- Le “foreste di abeti”, le “distese d’acqua cristalline” e le “rocce di un bronzo lucente” creano un quadro idilliaco e perfetto.
- Seconda strofa:
- L’improvvisa apparizione del “drago bianco” dalle “squame celesti” rompe l’armonia del paesaggio.
- L’azione di divorare la “fonte di luce” rappresenta un evento catastrofico che sconvolge l’ordine naturale.
- L’acqua diventa “intorpidita”, “offuscata e senza fondo”, il paesaggio si fa “tetro”, le foreste si “innevano”, le acque si “imbruniscono” e le rocce diventano “nere come la pece”: queste immagini descrivono la desolazione e la morte che seguono all’arrivo del drago.
- Terza strofa:
- Il “di colpo” introduce un repentino cambiamento di scenario.
- Le “fiamme dorate” che escono dalla bocca del drago rappresentano un nuovo elemento di forza e vitalità.
- L’esplosione del ventre del drago e la comparsa di un’ “aurea immensa” simboleggiano la vittoria della luce sulle tenebre e del bene sul male.
- Il verbo “divampò” sottolinea la forza e l’energia di questa luce.
- Quarta strofa:
- L’anafora del “ripresero a splendere” sottolinea il ritorno della bellezza e della vita nel paesaggio.
- L’acqua, la foresta e le rocce tornano al loro splendore originario, come se il drago e la sua distruzione non fossero mai esistiti.
Figure retoriche:
- Metafore:
- “acqua trasparente che luccicava al sole come un diamante”: paragone tra l’acqua e un diamante per sottolineare la sua bellezza e purezza.
- “drago bianco dalle squame celesti”: paragone tra il drago e un essere celeste per sottolineare la sua natura magica.
- “aurea immensa”: metafora per indicare la luce che illumina il paesaggio.
- Similitudini:
- “foreste di abeti si innevarono”: paragone tra le foreste innevate e gli alberi di abete per sottolineare il loro colore bianco
- “le acque si imbrunirono”: paragone tra le acque e il colore bruno per sottolineare la loro oscurità.
- Personificazione:
- Il drago viene personificato in quanto compie azioni tipicamente umane come divorare e esplodere.
- Anafora:
- “ripresero a splendere” (quarta strofa): viene ripetuta l’espressione per sottolineare il ritorno della luce e della bellezza.
Conclusione:
“Cosa Immagino” è una poesia ricca di simbolismo e di pathos. L’autore utilizza un linguaggio immaginifico e figure retoriche efficaci per creare un’atmosfera fantastica e per trasmettere un messaggio di speranza e di vittoria del bene sul male. La poesia invita il lettore a riflettere sulla fragilità della bellezza e sulla forza della natura, ma anche sulla capacità dell’immaginazione di creare mondi nuovi e meravigliosi.