Recensione libro l’isola di Arturo di Elsa Morante :
Il libro narra la storia di Arturo, un giovane abitante dell’isola di Procida. Egli non conobbe mai la madre che perì in giovane età ma visse con il padre. Il padre era un tipo di bell’aspetto, ma autoritario e che disprezzava la famiglia e l’amore. Pensava solo a sé stesso e nonostante avesse avuto un figlio con un’ altra donna, Nunzia, egli non se ne curava andando sempre lontano da Procida. Inoltre alla fine andrà via con un evaso dal carcere criminale tale Tonino Stella segno che anch’egli non era una brava persona. Arturo gli rinfaccia la promessa mancata ossia che non potrà viaggiare con il padre per cui decide anche lui di andar via dall’isola. Un’evasione dunque dal nido giudicato troppo stretto, ma anche una riflessione sul senso d’amore familiare troppo spesso dimenticato. La povera Nunzia invece nella sua ingenuità teneva alla famiglia ma venne maltrattata sia dal padre di Arturo, Wilhelm, che dallo stesso Arturo. Quando il giovane cercherà di andarsene da Procida ella lo cercò strenuamente in tutta l’isola e gli lasciò quasi tutti i suoi averi segno che l’amava. Non un amore carnale, ma fraterno che s’impernia nella sensibilità femminile che è superiore alla rozzezza degli uomini. Ella dimostra il vero amore che una donna sa dare seppure non corrisposto.