Ci sono movimenti irredentisti che aspirano all’unione della Corsica, isola francese, con l’Italia. Seppur è vero che l’isola mantiene una forte eredità culturale italiana dato che i corsi non si sentono francesi ma nemmeno connazionali, bisogna dire che presenta varie problematiche. Terreno impervio per attività commerciali ed è adatta per trekking, la conformazione la rende poco adatta per essere sfruttata a livello infrastrutturale e logistico oltre che per garantire i servizi. Inoltre ha al suo interno la mafia corsa che compie delitti feroci e movimenti indipendentisti che segnano la Francia e che hanno leso la Repubblica di Genova, alto tasso di omicidi e morti stradali difatti le strade sono tortuose. Detto ciò bisogna considerare però l’identità corsa cui va garantita un minimo di autonomia: uno status bilingue francese e italiano con tutele per la lingua corsa rispecchia così come per la regione Valle d’Aosta la cultura insulare che va tutelata. Per cui si chiede di cancellare ogni forma di velleità irredentista sull’isola e si chiede di applicare il Trattato del Quirinale quale foriero di un lungimirante accordo di amicizia e strategico tra Italia e Francia.