Genova ha del potenziale enorme. Da città industriale inquinata e dedita all’acciaio e al commercio portuale, potrebbe rinascere affiancando il suo porto a una vocazione turistico balneare. Seppure ha risentito dei pesanti bombardamenti bellici che ne hanno alterato l’assetto urbano insieme all’urbanizzazione sfrenata con case popolari che hanno alterato il paesaggio costiero, mantiene numerose bellezze artistiche. Tenendo conto di ciò, potrà restaurare i forti che dominano la città e creare un itinerario turistico, ma anche convertire i luoghi industriali dirimpetto il mare in luoghi balneari. Sotto l’asfalto infatti sono conservate le spiagge sabbiose dove fino ai primi del ‘900 correvano i cavalli e la città era ancora più bella di adesso. Si chiede dunque come in tutte le città italiane bombardate la ricostruzione filologica di ciò che la guerra ha strappato per poi nel caso di Genova far rinascere le spiagge creando stabilimenti attrezzati e proteggendo le acque del mar Ligure dall’inquinamento. Con ciò unitamente agli innumerevoli musei, luoghi d’arte e rassegne culturali Genova potrebbe conoscere una sua rinascita. Al fine di terminare tale prospettiva, si chiede di collegare mediante treni diretti Genova con le città emiliane e ciò era presente fino all’anno scorso.