DESOLATA MILANO
Milano, ferita e desolata
Ti perdi nei vicoli di Brera
Ove guardare il mio volto
Ammirare i tuoi palazzi eleganti
A tratti spezzati da orribili mostri
Che contornano il tuo centro,
Grigia e austera
Povera Milano come sei ridotta
Con meraviglie e brutture canti
Il dolore per le tue perdite;
Il Duomo si erge bello e di fama
Nel centro con le sue guglie,
Meraviglia del genere umano,
La galleria dedicata al re unificatore
Pullula di lusso e sfarzo
Ove la Milano rimasta si cinge,
Una città ricca di storia martoriata
Dalle bombe che l’hanno divelta
Ancora ti reggi in piedi
Sei rinata con gli affari mia Milano,
Il castello udiva la mia voce d’infante
Che girava attorno, ricordi giovanili
Della città ove tutto si è fermato
E tutto è ripartito e gira
Come un vortice dai grattacieli
ai palazzi neoclassici intervallati da numerosi scempi