Il sultano turco Erdogan dopo le sue minacce a Israele e Grecia, paesi alleati dell’Italia, ha il controllo della parte Ovest della Libia. Ciò gli permette di controllare il flusso migratorio a discapito dell’Italia e di estrometterla per trarne profitto. Difatti la presenza Turca in Libia ha preso piede quando Serraj ci chiese armi e il governo Conte rifiutò: lì s’inserì la Turchia che mandò consiglieri militari ed armi a Serraj e ciò contribuì a sconfiggere Haftar. Inoltre il paese islamico ha installato due basi militari e dunque a differenza nostra mantiene una certa influenza. Se l’Italia ora volesse attuare il piano Mattei, deve anch’essa mandare forze speciali, consiglieri militari, armi ed installare basi militari in Libia affinché possa controbilanciare la presenza Turca ed attuare il piano. La Turchia è una dittatura che fa il suo interesse e di cui non ci si può fidare per cui si ritiene vadano attuate misure di forza per far contare l’Italia nel mondo e per poter attuare il Piano Mattei stabilizzando la Libia.