ALL’AMATA CITTÀ
Rimini, mia amata
Come t’hanno martoriato
Così urli il tuo dolore
Tra frammenti di bottiglia
E granelli di sabbia
Così guardo il tuo mare
Pacato talvolta inquieto
Avanzare come anima
Senile con gli anni nell’etereo
Limbo, ah cara Rimini
Ora in festa con giovani
E pimpante ricordi il lontano
Danzare nel tuo Kursaal
Fascinoso?
E la tua bellezza ora in macerie
Infranta dalle bombe
Urla la volontà del ritorno,
Rimini città di fascino
Odi il mio vociare d’amore per te