La città di Rimini, affinchè diventi capitale italiana della cultura, ha molto da fare. Rispetto a Pesaro che lo diventerà nel 2024, la città romagnola ha pochi musei di caratura ed è meno bella. Ciò è dovuto soprattutto alle distruzioni della seconda guerra mondiale e alle successive demolizioni. Furono distrutti vari edifici di pregio come il Kursaal, il Vescovado (Palazzo malatestiano del Cimiero), il palazzo Parcitadi, varie chiese e l’idroterapico (distrutto in epoca fascista) e altri edifici che facevano di Rimini una città più bella. Martoriata anche a causa delle amministrazioni del dopoguerra che non hanno voluto valorizzare il potenziale culturale della città, ora deve risorgere. E lo può fare con nuovi musei per esempio aprendo un museo su Van Gogh e uno della canzone italiana dato che la città ha ispirato numerosi artisti, una Pinacoteca Malatestiana (con le opere raccolte dai Malatesta), una Galleria d’Arte Moderna (magari ricostruendo il Kursaal). Insomma Rimini se vuole diventare capitale italiana della cultura guardi cosa ha Pesaro e rifletta su come attuare i progetti culturali in sinergia con le varie istituzioni, soprintendenze e ministeri.