Servirebbero fondi ma sarebbe meraviglioso per l’Italia intera la ricostruzione filologica delle città italiane anteguerra. Laddove sono stati persi edifici di pregio, a Modena, Rimini, Bologna e altre città. L’Italia dovrebbe demolire le architetture brutaliste del secondo dopoguerra oltre a quelle razionaliste del ventennio fascista tranne nelle città di fondazione recuperando tramite foto in archivi, progetti, documenti il tessuto urbanistico fino ai primi anni del ‘900. Per far questo si chiede dunque di avviare un Piano nazionale di ricostruzione filologica efficace e duraturo che può essere finanziato sia dall’Europa sia da fondi angloamericani che dell’Italia stessa affinché si possa respirare la bellezza di un tempo.