Breve racconto inedito-Ipocrisia

IPOCRISIA

Pietro guarda le auto sfrecciare incurante di ciò che accade, le sue giovani fanciulle vogliono prendere il suo cuore come soddisfare un dongiovanni. Ma egli non è niente di meno che come gli altri, si reca da donne di facili costumi per soddisfare le sue voglie. La gente prega in chiesa, si rifà alle parole di Gesù nascondendo un falso remore che s’impernia nel vagheggiare dei sentimenti. Difatti loro, come tutti, aspirano alla roba. E la roba è intesa come case, terreni, portarsi a letto donne e avere sempre più soldi. La realtà ci costringe ad avere tali desideri dove tramite il denaro tutto può essere soddisfatto. Pietro guarda le sue notifiche su instagram e facebook, storie di ragazze truccate e mette ‘mi piace’. Una realtà parallela quella dei social network dove un mi piace può simboleggiare già un interessamento, guardare storie di altri attizzano i vogliosi i quali ardono di desiderio di prendere le ragazze. Pietro si vanta di essersi fatto quella figa come dicono i giovani. Tutti si vantano, ma la verità sta nel fatto che la prima esperienza è avvicinata da donne di facili costumi. Giovani vogliono fare il giro alla Bruciata di notte per divertirsi, ma prendono solo in giro donne costrette a fare ciò che è ancora tabù. L’ipocrita Vaticano limita gli atti sessuali salvo poi avere al suo interno diversi cardinali e preti che si soddisfano ogni giorno. Laddove c’è un divieto, c’è una voglia sempre più intensa che può riguardare anche indifesi bambini. Ma a Pietro non interessa tutto ciò, prega la domenica e poi va di notte a divertirsi. Egli si sente con giovani fanciulle e fedeli gli chiedono di confessarsi salvo poi lui faccia cose ritenute immorali. Egli prega il signore e stima il Santo Padre che nonostante si elevi a un rango supremo, criminalizza il meretricio. Facile incolpare gli altri quando si cerca di farli fuori. Pietro va a guardare film osè salvo dire agli altri che è peccato, si reca da uomini ritenuti potenti e s’illude di avere il loro consenso. Essi lo scherniscono e gli rivelano che anche loro sono come lui. Pietro in cuor suo sente l’immoralità che lo pervade ma non se ne preoccupa. Dopo aver tenuto la santa messa si reca da Davide, suo beniamino, atto a parlargli.

« Mio caro Davide, come va?»

« Don allora qualche bella figa te la sei scopata eh?»

« Ahah, no ciò è peccato mio caro, dovresti saperlo»

« Sai Don che la mia morosa mi soddisfa tutti i giorni, scopo continuamente»

« Ahah bravo Davide, tu vuoi solo sesso in una donna?»

« Gli istinti sessuali portano a volere le ragazze»

Alle ultime parole di Davide, Pietro rimase immobile e si ritirò accomiatandosi con il suo discepolo.

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