Quando la Francia coinvolse le altre potenze nel bombardare la Libia, non si valutarono le conseguenze. Il movente dell’attacco francese era vario: evitare che Gheddafi creasse una moneta che ostacolasse il Franco CFA di stampo coloniale che la Francia applica ad alcuni paesi africani, estromettere l’Italia e mettere le mani sulle ingenti risorse libiche tra cui petrolio, gas ed uranio (per le sue centrali nucleari), permettere ai tanti migranti provenienti dall’Africa di sbarcare in Italia al fine di far diventare il nostro paese in rivolta tra razze ed etnie diverse come sta accadendo a loro. Se continua il flusso migratorio e non si pone un freno, il nostro paese avrebbe le sue banlieu con scontri di classe tra razze musulmane islamiche e cristiani cattolici come sta accadendo in Francia. Oltre alla criminalità organizzata che sfrutta tali migranti avremmo anche il problema dell’invasione e del conseguente divario sociale ed etnico delle nostre città. Ciò che vuole la sinistra italiana alleata della Francia e si capisce che bisogna allearsi con il Regno Unito ed Israele per contrastare il fenomeno e stabilizzare la Libia affinchè non possa crearsi in futuro una situazione esplosiva nella società italiana. La Libia è preda di potenze come la Russia tramite la compagnia Wagner e la Turchia cui si cerca di mandarli via e lasciare all’Italia il ruolo guida della nazione nordafricana verso una pace duratura e permettere lo sviluppo del paese.