L’Italia non possiede più l’Istria a causa della seconda guerra mondiale. Per punire l’Italia dopo la guerra voluta da Mussolini nonostante parte del popolo nostrano abbia, combattuto a fianco degli Alleati, si è scelto di concedere a un dittatore sanguinario quale Tito la maggior parte della Venezia Giulia. Un grave errore ma nell’ottica francese e sovietica, i fautori dell’attuale confine giuliano, togliere all’Italia il possedimenti dell’altra sponda dell’Adriatico era significativo. Se la riprendessimo e si spera diplomaticamente o al massimo sobbilandone la popolazione porterebbe enormi benefici :
-Sviluppo delle città di Gorizia e Trieste con nuovi servizi ed aziende nelle vicinanze
-Sviluppo della regione Friuli-Venezia Giulia da tutti i punti di vista: economico e turistico con la creazione di una Riviera Istriana e la creazione di aziende importanti considerato Trieste nel suo risicato spazio quanto è avanzata.
-Con la creazione di province autonome di Trieste ed eventualmente Pola sulla falsariga di quanto avviene in Trentino-Alto Adige la popolazione locale potrebbe beneficiarne di nuovi servizi, infrastrutture ed industrie cosa che con Slovenia e Croazia non è possibile
-Con l’unitarietà sotto sovranità italiana della Venezia Giulia non bisogna sempre mostrare la carta d’identità al confine, pagare la vignetta autostradale e il pedaggio alla Slovenia e alla Croazia
-Controllo da parte italiana dell’Alto Adriatico e possibili giacimenti quindi significativa supremazia in campo geostrategico
Insomma porterebbe molti effetti positivi l’annessione dell’Istria, sia per la regione Friuli-Venezia Giulia che per l’Italia stessa oltre a porre giustizia al dramma degli esuli Istriani