Linea Wilson e Mia linea

Linea Wilson e Mia linea

Come scritto in precedenti articoli, la mancata accettazione della linea Wilson al trattato di Versailles del 1919 ha comportato il mito della vittoria mutilata e la conseguente nascita del fascismo. L’Italia se avesse accettato tale proposta americana che prevedeva anche l’Istria e Pola in mano italiana cosa avvenuta effettivamente con il Trattato di Rapallo del 1920 ma che prevedeva un’altra linea di confine, non avrebbe visto la nascita del fascismo. E per di più nessuna dittatura o sventramenti di città, guerra mondiale dalla parte sbagliata, sarebbe vissuta sempre in democrazia. Grave errore pagato con il sangue di cittadini innocenti e con il martirio di città d’arte, urge un recupero per tornare il più possibile all’Italia del 1919 come urbanistica cittadina e grossomodo come composizione territoriale: illustro qui a fianco una mia linea di confine orientale per l’Italia che vedrebbe la regione Friuli-Venezia Giulia splendere con lo sbocco di mare completo lungo l’opposto versante adriatico, il Carso goriziano e triestino affinché le città di Gorizia e Trieste non si vedano oppresse da un confine ingiusto e respirino, la città di Pola promessa nel 1919 e poi anche nel 1947 dagli angloamericani ma purtroppo ciò nel 1947 venne disatteso. La Slovenia, paese da poco più di 2 milioni di abitanti, neanche l’intera popolazione della sola città di Roma, vedrebbe perdere parte del suo territorio in cambio di accordi a lei favorevoli, perderebbe lo sbocco sul mare il quale è tuttora risicato e subisce la concorrenza del principale porto d’Italia cioè Trieste e perderebbe una parte del Carso goriziano e triestino in tutto 1000 kmq a fronte di un totale di 20 mila. La Croazia con neanche 4 milioni di abitanti perderebbe la regione istriana che gode di uno statuto bilingue e che verrebbe confermato dall’Italia con un’eventuale provincia autonoma di Pola con lingue parificate italiano/croato ma con la restituzione dei beni agli esuli Istriani oltre che accordi favorevoli per la Croazia. L’Italia è realmente forte da realizzare qualcosa del genere?

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