L’Italia è pressata dall’UE riguarda alla ratifica del MES che prevede un finanziamento a condizioni stringenti. Può essere considerata un’arma letale per un paese indebitato come il nostro, ma si può trattare sugli svantaggi che il finanziamento previsto di 36 miliardi comporti. Si dice che potrebbero essere utilizzati per la sanità dato che è da rimettere in sesto, cui sono già destinati 20 miliardi tra PNRR e altri fondi. Una ripartizione in settori dei fondi del MES quali sanità ed industrie per esempio con un’ ulteriore decina (10 mld) per la sanità e il restante per le industrie (20 mld) e la cultura (6 mld) rivedendo il taglio delle tasse per le imprese affinché il lavoro possa essere più produttivo e alzare i salari dei lavoratori oppressi dal caro vita. Con sapienza e raziocinio si ritiene che se si dovesse necessariamente accettare il MES, ci possa essere una ripartizione dei fondi assegnati per settori chiave alla stregua del PNRR.