La miopia dell’amministrazione modenese

Modena, antica capitale di un ducato, stenta a ritornare ad essere una città culturalmente attiva. Nessun musicista di caratura viene più in città, edifici di notevole pregio come l’ex caserma Fanti di via Saragozza e quella adiacente con il conseguente decadimento del monastero di s.Pietro, ceduti a privati senza scrupoli cui non importa l’idea di poter fare un museo della restaurazione e del risorgimento, cosa che servirebbe a una città come Modena. Inoltre lo spostamento dell’Accademia militare dal palazzo Ducale per farci una galleria estense con molte più opere di quelle presenti al palazzo dei musei, un caffè letterario punto di ritrovo per artisti, una galleria d’opere d’arte ai giardini Ducali per contrastare il degrado con la cultura, varie aperture di musei e mostre in centro storico sarebbero utili affinché la nostra città diventi più attrattiva e non sia conosciuta solo per i motori. Da ex capitale di un importante ducato che ospitò illustri artisti alla sua corte, ci si aspetta che Modena sia una città ricca d’arte, invece è spenta dove le parole imperative sono lavoro e motori a cui è stata eliminata la parola cultura.

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