Le contraddizioni di Libera

Ho fatto parte di un’associazione, Libera contro le mafie, che lotta contro la criminalità organizzata e la corruzione. Un’associazione dai fini nobili che ha l’obiettivo di sradicare il fenomeno mafioso in Italia, vera piaga sociale. Ho scritto una poesia in ricordo del periodo trascorso ed ho fondato assieme agli altri soci un presidio, una sede permanente di giovani universitari a Modena di Libera. Credo di dover fare osservazioni su certe contraddizioni: se è vero che tutela simbolicamente le vittime di mafie e coordina la gestione dei beni confiscati, bisogna affermare che alcune volte Libera si schiera a sinistra. Se difatti la lotta alla mafia è nazionale, allora perderebbe il valore che l’associazione ha soprattutto nel caso di un governo di destra come quello attuale. Sostiene la liberazione insulsa di criminali anarchici come Cospito, è molto legata ai partigiani ma nello stesso tempo dimentica la questione Istriana, sostiene idee legate alla Schlein. Come si può parlare di poveri e disuguaglianze se si è ricchi? La lotta alla mafia dev’essere collettiva ed agire in sintonia con il governo se si vuole veramente combattere questa piaga. Inoltre sul tema immigrazione, bisogna fare delle precisazioni: se è vero che le persone vanno accolte con corridoi umanitari, bisogna rammentare che la caduta dell’impero romano è avvenuta proprio con l’immigrazione incontrollata e ciò potrebbe accadere all’Unione Europea se non si trova una soluzione. Bisogna porre un freno al traffico di esseri umani e al ruolo degli scafisti cui se ne imputa lo sfruttamento per scopi criminali, comprendere che è vero che chi viene in Italia fugge da guerre, persecuzioni e carestie debba essere accolto, allora bisogna chiederci perché nei loro paesi di origine non si fa nulla e per propri interessi si lascia la situazione allo sfacelo contribuendo a nuovi arrivi? Dunque il Piano Mattei per l’Africa è una risposta intelligente a ciò, con cui si può far diventare l’Africa più prospera contribuendo a migliorare il tenore di vita autoctono. E allora dallo sfruttamento neocoloniale del continente africano perpetrato dai paesi occidentali, si deve passare a un investimento strutturale e poderoso in Africa con reciproci vantaggi per i paesi europei cui l’Italia fa da guida. Stabilizzare la Libia anche con una forza militare congiunta e migliorare l’Africa per evitare partenze e morti in mare. Tutto ciò alcuni politici non comprendono il fine nobile e lungimirante che c’è dietro il piano Mattei, un’idea che in 10 anni non sono stati capaci di realizzare. A volta la sinistra si mostra distante dalle richieste dei lavoratori e guarda a un’èlite, si assuefa di migranti e diritti LGBT non considerando che la maggior parte della popolazione del nostro paese è composta da italiani che guardano a migliorare dal punto di vista economico, finanziario, culturale, infrastrutturale e lavorativo il nostro paese. Il governo attuale finalmente ci sta provando seppure bisogna fare attenzione a certe proposte oscene come la riforma del reato di tortura: i diritti umani vanno assolutamente tutelati e non si torna indietro.

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