La prostituzione detto anche il lavoro più vecchio del mondo, è comune in verità tra gli uomini. Per cercare nel sesso uno sfogo che possa alleviare gli istinti, anche le donne cercano in esso un piacere. È ancora tabù perché giustamente è l’atto più intimo che ci sia tra due persone, ma non va incriminato. A meno che non si tratti di violenza sessuale. Ma parlando della prostituzione giunge la notizia che un esponente del partito di maggioranza (viceministro agli esteri) abbia proposto di punire con il carcere chi va a prostitute e compia atti osceni in pubblico. Il nudo è punito con il carcere, una proposta del genere è inaccettabile perché va contro la proposta più sensata di legalizzazione della prostituzione. Legalizzandola si porterebbe a riaprire le case chiuse (i bordelli) e lo Stato riceverebbe miliardi di euro d’introiti all’anno. Non punendo gli uomini che osteggiati dalle donne si vedono costretti ad andare a prostitute.Chi compie atti sessuali con una meretrice non va punito solo perché cerca di soddisfare i suoi piaceri, ma va compreso giacché ci sono molti casi di donne che vanno con gigolò, allora ritengo ignobile la proposta d’incriminare la prostituzione ma altresì bisogna legalizzarla per riconoscere come la democrazia vince sulle dittature. E l’Italia deve dimostrare di essere un paese rispettoso dei diritti di tutti