Racconto inedito-Modena e la sua guerra giovanile

Il giovane guarda il cielo spegnersi come il suo amore tanto sospirato. La città apparentemente in pace è in una guerra tra centri sociali e fascisti, tra giovani fedeli sadici che ambiscono a togliergli la vita. Il morbo pandemico si è affievolito e la gente cerca di riprendersi incurante di ciò che accade nella realtà giovanile modenese. Dicerie fasulle, ragazze che trascorrono la vita in cerca dell’uomo sicuro di sè, che guardano il triste giovane chiedersi chi rapirà il suo cuore. La monotonia empie di ricordi la sua vita, tristi rancori riaffiorano ma vengono spenti dai successi del proprio percorso. Abili combattenti, giovani fanciulle lo sostengono fino alla morte nella sua ricerca verso una bella promessa. L’erba del parco coperta di brina odora di tanto in tanto di canne fumate da ragazzi vogliosi d’esperienza, noncuranti della loro salute. Attirano persone ammazzando il tempo, trovano nel fumo un’ostentata sicurezza che li porta ad ottenere ragazze. Esse, ingenue e ignare, si lasciano rapire come cuori spezzati dai loro compagni che le bistrattano, ma loro sono ben felici in apparenza; si lasciano trasportare, innamorate dei loro modi trasgressivi e dei loro modi di fare sopra le righe. Non comprendono ancora appieno le parole poetiche nel giovane che surge da un periodo travagliato, la città povera d’eventi si lascia andare alla perfidia. Dove essa s’impernia nel triste risentimento cattolico verso il potere che svuota le coscienze, i giovani ambiscono a denaro e sesso come tutti del resto. Ma la noia rapisce le vite in solitudine di molti che vengono respinti, che piangono la perdita di un padre o un parente a causa della pandemia. I pianti per le perdite tanto care animano gli sfortunati che toccano con garbo i guardiani della sicurezza locale. Questi aiutano ogni cittadino, fragile e non, alla propria realizzazione, in un modo o nell’altro, li sostengono servendo la Nazione. Ma la città dà spazio ad atti di crudeltà laddove è povera d’iniziative a dispetto di altre: difatti é proprio ciò a rendere l’uomo in perenne lotta per la sopravvivenza. Molti preferiscono fuggire nelle campagne, al mare o in montagna pur di evitare di lasciarsi trascinare dalla lotta giovanile modenese. Tutto fatto tramite social network dove un messaggio errato può essere fatale, ma in città esistono dei nemici, dei fantasmi che perseguitano la vita di un giovane sfortunato.
Ora, si guarda alla pace laddove sul mar Nero infuria una guerra che anima l’opinione pubblica, un despota ha invaso una nazione da un anno. Un’atroce guerra cui ci sentiamo solidali con il paese invaso e di fronte ai crimini perpetrati chiudiamo gli occhi: l’orrore anima gli spettatori allibiti che si chiedono quando l’umanità avrà pace. Quando la città potrà essere in pace e i fedeli non prendersela più con un triste giovane.

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