La Libia, ex colonia italiana, presenta una situazione di conflitto dove le fazioni della Tripolitania e della Cirenaica sono contrapposte. Diverse potenze quali Turchia e Francia si contendono l’influenza nel paese e sostengono rispettivamente fazioni differenti, ma l’Italia deve assolutamente prevalere su tutte. Difatti la Libia è ricca di risorse quali petrolio e gas ed ottenere un rapporto privilegiato è certamente molto vantaggioso per il nostro paese. La guerra del 2011 voluta dalla Francia per estromettere Gheddafi e per sottrarre all’Italia la sua influenza in Libia ha prodotto una situazione di conflitto tra varie fazioni e ha portato numerosi migranti ad affacciarsi sulle nostre coste. Sono stati dunque i francesi ad aver provocato il caos nel paese nordafricano e non solo, essi sono ostili ai musulmani ma vogliono comandare in modo dispotico. Si parla di un percorso verso elezioni che porterebbero a una transizione democratica del paese il cui ordinamento potrebbe essere costituito come repubblica parlamentare federale con le regioni di Tripolitania, Fezzan e Cirenaica ad influenza e con rapporti privilegiati con l’Italia come richiesto dagli stessi libici. Difatti essi chiedono all’Italia sostegno a dispetto della Turchia, paese autocratico e neo imperialista, ma anche della Francia non ben visto. Altri paesi quali Egitto e Russia dovrebbero essere cacciati e l’Italia potrà tornare ad avere il ruolo di potenza protettrice ed egemone dei libici i quali, avvicinandosi alla cultura italiana potrebbero meglio integrarsi con la realtà finanche europea e le aziende italiane potrebbero tornare ad operare in Libia. Inoltre con la costruzione di un nuovo gasdotto e con un paese stabile, l’Italia potrà essere l’hub energetico del mediterraneo e dell’intera Europa, ma per far ciò bisogna porre attenzione alle mire sabotatrici dei francesi.