La guerra tra Russia ed Ucraina è partita da un’aggressione ingiustificata da parte di Mosca. Una guerra è sempre onerosa e deleteria soprattutto per i civili, ma ciò che fa specie è il senso dell’operazione speciale ordita dalla Russia per denazificare l’Ucraina. Se tutti o una parte degli ucraini si sentono fascisti e nazisti allo scopo di cancellare l’etnia russa presente sul territorio, allora per Mosca bastava dimostrarlo e prendersi il Donbass senza un’invasione su larga scala che sta facendo numerosi morti. Sono sbagliati i modi usati da parte di Mosca per combattere il nazismo ucraino. Ma ricordando che la Russia è un regime dittatoriale dove la libertà di stampa ed opinione è repressa e dove la popolazione è affamata dal governo, si può ben capire come i dispotismi culminino con l’imperialismo che in questo caso ambisce a riconquistare i territori posseduti dell’impero russo tra cui l’intera Ucraina. Un’aggressione dunque ingiustificata che lascia le persone sotto le macerie, fosse umane, spari nelle strade, carri armati in città e deportazione di civili: tutto ciò riporta le lancette indietro alla seconda guerra mondiale dove in Europa vi era la furia nazista.