La nebbia avvolge Modena
come canuta realtà che si dipana
lungo il sopore della verità,
guardo le giallastre foglie
crollare al suolo come anime
rapite dal morbo, combattenti
in guerra ora ricordati in oriente,
Modena ricorda i partigiani,
rigogliosi di coraggio
sconfissero i nazifascisti
così gli ucraini combattono
contro i russi;
lamento il suon del bacio
che arde di desiderio nell’attimo
inattuato, le rivolte in Iran
lasciano spazio al mio sguardo
cupo come il fosco cielo di novembre,
la città assopita e affievolita
dalla mia voce ardente calca l’ormai
tralasciato passato lungo il vento
germogliante tra alberi spogli
e foglie morte