Durante la pandemia, con i fondi del PNRR, è stato istituito un fondo ristori che prevede di risarcire le vittime del nazismo. Tutti gli eredi possono presentare istanza per validi motivi ed io, in quanto ultimo erede di una famiglia costellata da tragedie, potrei presentare istanza. Purtroppo però riuscire a trovare uno studio legale non è automatico e io l’ho trovato appena pochi giorni fa. Si spera in una proroga del decreto che permetta di proporre domande giudiziali contro la Germania riguardo i crimini nazisti, se non fosse possibile e considerato che il governo Meloni ha appena ottenuto la fiducia sarei deluso se non ci fosse un’azione in tal senso. Se il nuovo presidente del consiglio parla di tutela degli interessi degli italiani, sarebbe giusto iniziare da questa proroga che segnerebbe un chiaro distacco dal nazifascismo e permetterebbe a molti italiani di trovare giustizia di fronte all’orrore nazista. Nel mio caso mio nonno Rodolfo che fece il militare a Parma e che fece parte dell’aviazione regia, venne catturato lì dai tedeschi e portato in Germania a Dortmund dove fu internato in un campo di concentramento. Egli, come altri, dovette sopportare diversi soprusi e al termine della guerra tornò in Italia, ma l’orrore del vissuto nel lager gli impedì di terminare gli studi universitari presso l’Università di Economia e Commercio di Milano ed inoltre nel 1970 una grave malattia, un carcinoma dovuto al passato del lager, se lo portò via. A testimonianza di ciò c’è una ricerca di un professore il quale trovò che tutti coloro che finirono in quel campo ebbero lo stesso particolare carcinoma. Se il mondo e il destino fosse giusto, mi chiedo se si può avere un barlume di speranza e giustizia per questo crimine contro l’umanità di cui sono un messaggero.