Un accordo con la Libia

In Libia infuria una guerra cui si sono inserite potenze straniere come Turchia e Russia. Se la Russia ha ridotto la sua presenza essendo impegnata in Ucraina, la Turchia invece effettua esercitazioni ed è impegnata militarmente nel paese nordafricano. Ha stretto anche un accordo illegale osteggiato da Grecia ed Egitto che prevede lo sfruttamento esclusivo di idrocarburi ossia gas e petrolio e che possa beneficiarne. La Libia ha però inserito da quest’anno l’italiano come lingua facoltativa nelle scuole per cui a livello culturale meno che a quello religioso, è più vicina all’Italia. È stata anche una nostra ex colonia quindi un riallaccio dei legami politici economici e culturali esclusivi sarebbe opportuno anche se ciò significasse scontrarsi con la Turchia. L’Italia ha bisogno di gas e al momento attuale riceve dalla Libia solamente una minima parte di ciò che potrebbe ricevere a causa della guerra civile in atto nel paese nordafricano. Auspico che l’Italia possa riprendere il percorso iniziato da Minniti e stringere un accordo più vantaggioso con la Libia strappandola all’influenza turca e sfruttando appieno gli enormi giacimenti di petrolio e gas. Dunque la Libia deve scegliere: la Turchia ossia un paese instabile economicamente e dittatoriale oppure l’Italia ossia una nazione più forte economicamente e democratica. Chi offre di più ha vinto

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