C’è una città che un secolo fa era a maggioranza italiana e che attualmente è in Croazia: Fiume. La città del Quarnaro ha fatto parte dell’Italia dal 1924 al 1947 e poi dopo il trattato di pace è passata alla Jugoslavia che si è in seguito dissolta. Fiume è stata contesa tra l’Austria e la Croazia oltre che l’Italia ed ha fatto parte del regno asburgico per 450 anni. Dopo la vittoria contro l’Austria nella prima guerra mondiale Fiume era nelle mire nazionalista italiane dato che la maggioranza della popolazione era italiana. Il Vate G.D’Annunzio che era a sostegno dell’entrata in guerra dell’Italia dopo la vittoria parlò di vittoria mutilata a causa delle ingenti perdite subite dall’Italia e della mancata annessione di Fiume e della Dalmazia. Così occupò con dei legionari la città del Quarnero, si stabilì e fu istituita la reggenza del Carnaro. Inoltre fu redatta una carta costituzionale che era democratica, ma D’Annunzio fu attaccato dalle forze del regno d’Italia e fu costretto a lasciare Fiume. Il fascismo capeggiato da Mussolini prese spunto dall’impresa su Fiume per marciare su Roma nel 1922 ed instaurare la dittatura fascista. Successivamente dopo altre pressioni italiane nel 1924 Fiume con il trattato di Roma passò all’Italia. Dopo la sconfitta durante la seconda guerra mondiale la città passò alla Jugoslavia ed ora alla Croazia.