Poesia Inedita-Polignano e l’altra sponda

POLIGNANO E L’ALTRA SPONDA

Polignano si colora la sera
ove il mare scuro invita all’immenso,
il paese ravvivato da gente calorosa
si raccoglie nel centro candido
come la luna, il mare oscuro pare
una pietra immersa nell’oceano
dove sparute navi solcano il suo velluto,
la Puglia pullula di luci nella sera
di luglio, come orgoglio d’un amor
di patria infiorato dalle vesti d’Eva,
leggero vento rimandi alla triste sconfitta
ove l’Italia perse le terre dell’altra sponda..
Pola attende il ritorno alla madrepatria
promessa dagli anglosassoni,
tolta dai superbi e dai comunisti slavi..
Polignano ode il suon dei passanti
come torma ravvivata dalla sera di festa,
il mare s’estende infinito lungo il cielo
ove l’altra sponda guarda Cattaro,
di Venezia le sue mura..
Gli altri popoli in armonia vivono
sulle vestigia veneziane;
la ferita Istria urla di dolore per l’Italia spezzata
a sud di Trieste 

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