Le mafie, cancro d’Italia, sono la principale causa del divario tra Nord e Sud e rappresentano un problema presente dall’unità nel 1861. Si arricchiscono sempre di più, non sparano ma opprimono la popolazione inerme con soprusi, intimidazioni e minacce. Le mafie, se sparano, ciò non esce alla ribalta perché non colpiscono obiettivi conosciuti, ma si sono permeate nel tessuto produttivo e nella pubblica amministrazione dunque sono più temibili che mai e più difficili da sradicare. Sono la causa del divario tra Nord e Sud, votano e fanno soprattutto votare, corrompono le istituzioni locali e con il pizzo ricattano gli imprenditori. Tutto ciò blocca la crescita di un paese che potrebbe essere ricco, per questo ci sono associazioni di cui ho fatto parte che lottano contro le mafie. L’Italia senza la criminalità organizzata potrebbe essere ricca e prospera, i 100 miliardi di evasione fiscale, i proventi delle mafie, verrebbero recuperati dallo Stato che potrebbe riutilizzarli per opere e per la collettività, per il benessere del paese. Chiedo che l’Italia collabori con le istituzioni di paesi come Israele e Regno Unito per sradicare le mafie e che possa risultare una vittoria: la sconfitta delle organizzazioni criminali italiane.