PNRR e mafie

Con il PNRR sono destinati più di 5 miliardi al turismo e alla cultura, ma a mio avviso si potrebbe destinarne anche di più. In particolare ritengo che le spiagge dunque il turismo balneare vada finanziato con strutture ricettive, servizi efficienti ed infrastrutture affinché si possa raggiungere i numeri della Spagna. Si parla dell’Alta velocità al Sud, del ponte sullo Stretto, tutti progetti che andrebbero realizzati se si vuole incrementare il PIL del paese. Bisogna anche considerare il fenomeno delle mafie che sono ben radicate oramai in tutt’Italia e che dobbiamo sconfiggerle con la cultura, essere presenti laddove manca la presenza dello Stato e con strumenti d’investigazione con dati incrociati da cui si può risalire a tutti i dati di un cittadino. Anche il voto di scambio tra politica e mafia è un fenomeno da debellare ed è proprio qui che i politici chiudono un occhio pur di prendere voti a discapito della gente onesta. Allora le mafie si sono insediate nel nostro apparato produttivo, possono mettere mano sui fondi del PNRR e noi dobbiamo cercare d’impedirlo.

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