Ogni tanto la Corea del Nord, uno Stato totalitario filo cinese, compie test missilistici nucleari allo scopo di impensierire gli Stati vicini come la Corea del Sud e il Giappone e lanciare un messaggio di sopravvivenza agli Usa nonostante le sanzioni applicate nei confronti del regime. Un popolo, quello nordcoreano, composto da 25 milioni di persone che vive in uno Stato dittatoriale che segue la sua guida suprema Kim Jong-un. La dinastia dei Kim dalla fine della guerra di Corea ove i confini tra il Nord a guida comunista e il Sud a guida liberale sono stati posti al 38° parallelo, governa ininterrottamente la parte nord della penisola coreana. Una dinastia che governa in modo dispotico dove il leader supremo viene venerato come una divinità e dove all’esercito e ai funzionari di partito è assicurato il massimo potere. Esiste un partito unico e gli oppositori vengono mandati nei campi di lavoro e di rieducazione dove vengono torturati e uccisi dopo una lunga agonia. I giornalisti stranieri, ma anche turisti a stento possono entrare nel paese che è chiuso ai visitatori stranieri e chi entra viene continuamente sorvegliato dal regime. Un regime nordcoreano che non rispetta assolutamente i diritti umani e dove chiunque venga colto o sia sospettato agire contro il regime viene prelevato e portato nei campi di lavoro dove le condizioni sono disumane.