Oggi 25 aprile si commemora il giorno della liberazione dalle violenze dei nazifascisti. Una guerra combattuta con coraggio, determinazione e costanza da parte dei cittadini italiani e dei partigiani comunisti alla cui resistenza si deve la liberazione di molte città. L’Italia non dimentica il valore dei suoi combattenti, il vigore e la determinazione con cui riuscirono a prevalere sui nazifascisti; dal ’43 al ’45 si combatteva ogni giorno contro lo Stato fantoccio della repubblica di Salò, contro Mussolini poi ucciso dai partigiani e contro i nazisti che compirono eccidi nella nostra penisola. L’Italia ha sofferto tanto a causa dei crimini perpetrati ai danni della popolazione civile inerme, i saccheggi, le bombe che hanno devastato innumerevoli città e le lacrime di quelle persone che hanno perso i propri cari in una guerra che non eravamo preparati a combattere. Ora stiamo combattendo un’altra battaglia: quella contro l’epidemia da coronavirus. E proprio la ricerca scientifica e della biomedicina sta funzionando con lo sviluppo dei vaccini preparati per arginare la pandemia che ogni giorno fa vittime. Allora ne eravamo usciti con le armi, ora ne usciamo con la ricerca e lo studio, con la determinazione che ci ha contraddistinto negli anni della resistenza.