Il caso Navalny

L’oppositore russo Aleksey Navalny ora è finito in un processo farsa dietro le sbarre. Il suo avvelenamento da parte dei servizi di sicurezza russi rappresenta un bieco tentativo di porre fine alla sua esistenza su ordine del Cremlino. Ricoverato e guarito in Germania, tornato a Mosca è stato arrestato per capi d’imputazione frivoli come la diffamazione di un veterano della seconda guerra mondiale. Navalny, tenace oppositore, è stato processato e condannato dal giudice e adesso deve scontare due anni e mezzo di carcere ma potrebbe essere trasferito in una colonia penale. Esattamente come il regime fascista in tribunali speciali condannava i suoi oppositori e spesso li mandava al confino a patire sofferenze psicofisiche. Il comportamento del regime moscovita non è differente da quello fascista del ventennio e chiedo dunque sanzioni a Mosca da parte dell’UE affinché possano essere colpiti gli oligarchi russi e gli stretti collaboratori del presidente Putin.

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