Le bellezze e gli errori della politica

LE BELLEZZE E GLI ERRORI DELLA POLITICA

«Sì come ad Arli, ove Rodano stagna,
sì com’ a Pola, presso del Carnaro,
ch’Italia chiude e suoi termini bagna»

Così definiva i confini d’Italia Dante alighieri

L’Istria, un tempo faceva parte della regione romana Venetia et Istria in epoca augustea,poi della Repubblica Serenissima di Venezia ed infine del Regno d’Italia alla fine della prima guerra mondiale con ll trattato di Rapallo. Questa terra bellissima contesa tra Italia e Austria, è stata persa con la presa degli jugolavi capeggiati da Tito dopo che Mussolini erroneamente entrò nel conflitto compiendo crimini. Nelle grotte carsiche vennero successivamente gettati dai partigiani titini numerosi italiani in ciò che definiamo eccidio delle foibe e con il conseguente esodo giuliano-dalmata a cui gli sloveni e i croati non hanno ancora risposto.

Comunque le bellezze istriane sono numerose; da Rovigno il cui bianco delle pietre lastricate delle strade ricorda Capodistria, il rosso dei palazzi e il blu intenso del mare oltre il verde della pineta che corre lungo le coste: una città intatta sospesa nel mare di Venezia

Poi vi è Parenzo che ha chilometri di spiagge ed era frequentata dall’aristocrazia austriaca e lì si trova la Basilica Eufrasiana.

Abbiamo la città di Pola che è stata per tremila anni un importante porto sull’adriatico, fondata dai romani dove ancora oggi lo testimonia il grande anfiteatro, un foro e un tempio romano uno splendido mosaico e tre porte d’accesso alla città, al centro dell’Istria troviamo Buzet, una piccola cittadina dove vendono tartufi. Poi vi è Montona, un borgo rimasto indietro, Orsera e Funtana dove vi sono una natura incontaminata e un mare pulito.

Ci sono le isole Brioni un arcipelago formato quattordici isolette definite il più bel parco marino d’Europa, Porto Albona conosciuta come la perla del Quarnero, il canale di Lemme e il fiordo di Fianona e infine Abbazia che si trova sulla costa est dell’Istria e definita la Montecarlo d’Istria.

E’ un peccato aver perso tutte queste bellezze a causa di politiche sbagliate.

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