Leggendo le poesie del libro “Il tesoro che si cela” e vedendo la notizia del decesso di Giuseppe Ungaretti il 1 giugno, posso dire che Maya è stata la mia prima vera musa. Docile, amorevole e sempre fedele, quando leggo ora i testi raccolti nell’opera sento che manca qualcosa, il suo cuore mi arrecava il dono della poesia. La poesia parla con i nostri cuori, il mio e il suo, le lacrime che sto versando riguardano una figura della famiglia sempre accanto che ha donato a me e alla mamma il suo amore.
Vivo nuove realtà e liberamente, a cuor leggero, certamente non per forza devo cambiare città ma bisogna lasciar libere le persone di esprimersi, di comprendere il mio punto di vista perché io ho qualità superiori ad altri e a qualcuna che non mi meriterà mai.